Oggi è il primo di aprile lo so, ma ne sento parlare da un po’ di questo progettone, per cui tendo a credere sia vero ma non ci metto la mano sul fuoco… È anche su IMDB per dire… Ma no, non ci metto la mano sul fuoco SANTODDDIO
Comunque da qualche minuto sono usciti sia trailer, poster e data di uscita americana, 14 giugno.
Per ora godiamoci questo, nella speranza che sia tutto vero. E cazzatevi il super cast!
Oscar Isaac – Gomez Charlize Theron – Morticia Chloe Grace Moretz – Mercoledì Finn Wolfhard – Pugsley Insieme a loro ci saranno anche Allison Janney, Aimee Garcia, Nick Kroll, Bette Midler e Elsie Fisher.
La Regia è di Conrad Vernon e Greg Tiernan, già registi del folle Sausage Party .
Primo rumor sul cast del terzo capitolo canonico degli acchiappafantasmi centrato! Ed ecco che Finn Wolfhard (Mike Wheeler di Stranger Things) entra a far parte ufficialmente del cast di Ghostbusters 3. Insieme a lui Carrie Coon (l’aliena Proxima Midnight di Avengers Infinity Wars) e McKenna Grace (la giovane Carol Denvers di Captain Marvel) che sembra essere quella famosa bambina dei rumors, ovvero protagonista principale del film.
L’annuncio è stato fatto dallo stesso Jason Reitman attraverso il suo profilo Instagram
In questi giorni Zack Snyder è tornato a parlare dei suoi film DC facendosi sentire a gran voce sulle sue scelte e su quello che doveva essere il suo Justice League.
Io sono uno di quelli che ama follemente il suo modo di fare di cinema, trovo che il suo linguaggio esprima tutto quello di cui ho bisogno da un film, senza alcun tipo di freno, per cui non me ne vogliate, ma se dovessi scegliere da che parte stare, starei sicuramente dalla sua.
per dire è…
Vedere un Batman che uccide, un Batman non più giovane ma stanco e consumato dall’oscurità e dalle ingiustizie da lui vissute, mi è piaciuto a bestia e no, mi spiace, ma sostengo che Batman v Superman, specialmente la Ultimate Edition, sia un ottimo film, stroncato da molti, secondo me, per motivi che hanno poco a che vedere con quello che IO intendo come cinema, ma si sa: 1 – de gustibus non disputandum est 2 – io probabilmente, di cinema, non ci capisco un cazzo.
Dopo la mia solita premessina scassaminchia ecco che arriva sta notizia molto interessante e gustosa, sopratutto per chi chiede a gran voce di vedere la versione di Justice League per come era stata pensata e s犀利士critta dallo stesso Zack Snyder.
Dopo un grave lutto familiare Snyder ha dovuto lasciare le redini del progetto a Joss Whedon che però, in una situazione di certo non comodissima, non è riuscito nell’intento di confezionare un prodotto di successo. Questo passaggio di testimone ha dato vita ad un mistone di stili e confusioni poco convincente che alla fine lascia molto poco se non il rimpianto di non poter godere del progetto per come era stato pensato.
I fan di Snyder, me compreso, avevano smesso di sperarci quasi subito ma poi… Sbaaam! Con un apparente colpo di coda, Snyder, rispondendo ad una domanda fatta da un fan, lascia intendere, (ma non del tutto chiaramente) di avere pronta una sua versione personale del film che aspetterebbe solo l’approvazione da parte di Warner Bros ( si riferisce genericamente a loro “them”).
Vi lascio al video incriminato con un audio terribile, per cui è possibile sia stato frainteso e che, per “cut” intenda i “tagli” o “le scene eliminate” in suo possesso e di un approvazione forse nemmeno richiesta, da parte di Warner Bros, per poter iniziare la lavorazione del montaggio in questione.
Per quanto riguarda la durata di 3 ore e 34 minuti di cui parlavo nel titolo, nasce da un secondo tweet dello stesso Charlie @SnyderCutJL che sostiene di aver sentito lo stesso Snyder rispondere ad un altro curioso, (credo si tratti di TheFilmJunkies), confermando l’esistenza della sua versione rimontata, aggiungendo poi, che il numero 214 nascosto sul poster dell’evento riguarda la durata della sua extendend edition di Justice League… In soldoni: Zack avrebbe fatto stampare un easter egg nascosto nel poster dell’evento “Zack Snyder The Director’s Cut” svoltosi a Pasadena in questi giorni per poi svelarne il significato ad alcuni fan…
In effetti, stando al video dell'”altro curioso”, sembra abbia firmato, ed effettivamente cerchiato, il numero incriminato che corrisponderebbe ai 214 fatidici minuti…
A quanto pare Endgame uscirà in tutto il pianeta il weekend end del 24/25/26 aprile, per cui, molto probabilmente, sborantamilamilioni di persone si riverseranno in sala per godersi quello che rischia di essere un fenomeno e un evento senza precedenti e tutto, durante il primo weekend di apertura.
Cosa significa? Molto semplice, verrà stracciato (ma sicuro proprio) il record di incasso del weekend di apertura precedente, che, guarda caso, appartiene ad Avengers Infinity Wars.
Effettivamente, il fatto che anche in Cina esca durante il犀利士 weekend, aiuterà e di molto, tipo, quel duecentello fisso dai.
Stando alle previsioni di Deadline, dovrebbe incassare qualcosa tipo 840 milioni di dollah SOLO nel primo weekend di apertura, cioè, quel duecentello di cui sopra, in più del primogenito Infinity War (640 milioni).
Ecco dove e quando uscirà Endgame:
Mercoledì 24 aprile
Germania
Cina
Danimarca
Finlandia
Francia
Hong Kong (Cina)
Italia
Malesia
Olanda
Norvegia
Nuova Zelanda
Filippine
Svezia
Singapore
Taiwan
Giovedì 25 aprile
Gran Bretagna
Brasile
Colombia
Grecia
Ungheria
Irlanda
Israele
Montenegro
Polonia
Portogallo
Serbia
Slovacchia
Turchia
Ucraina
Venerdì 26 aprile
Bulgaria
Canada
Estonia
Spagna
India
Giappone
Sri Lanka
Lituania
Romania
Stati Uniti
Russia
Giovedì 2 maggio
Argentina
Venerdì 3 maggio
Libano
Oh, sono solo stime è, ma stando all’hype che si respira in giro non sembra così assurdo come traguardo da raggiungere.
Uno dei classici animati Disney più amato dal sottoscritto è senza dubbio Aladdin, ergo, la curiosità per questa trasposizione in live action è tantissima.
Aggiungo anche che dietro la macchina da presa c’è anche uno dei registi che apprezzo di più da sempre, Guy Ritchie e anche qui tanta curiosità è un po’ di pessimismo, temo subisca lo stesso destino di Tim Burton, perdere il suo tocco per qualcosa di estremamente popolare.
Sono queste le parole usate dai dirigenti Disney subito dopo l’annuncio dell’acquisizione Disney/Fox e fa effettivamente strano notare che non si accenna genericamente alla parola Alien ma si specifica “Aliens”
Per cui bene, anzi molto bene sapere che Disney ha intenzione (io non l’ho mai dubitato) di proseguire la strada dei franchise non proprio “Disney Oriented” e bene, anzi benissimo, sapere che la saga horror sci-fi per definizione non ha intenzione di fermarsi.
Ma torniamo al titolo che fa pensare ad una sorta di reboot dei sequel di quel cazzo di capolavoro di “Aliens” diretto da James Cameron nel 1986.
Che sia un operazione simile a quella in atto per la saga di Terminator?
Che ci sia un annuncio di una super collaborazione tra Scott e Cameron (entrambi registi di prodotti Disney al momento, e i due registi/creatori che hanno reso il franchise quello che è) per riscrivere le gesta dello xenomorfo partendo dall’episodio più amato della intera saga?
Oppure Scott ha deciso di ripescare Neil Blomkamp con il suo progetto interessantissimo che aveva incuriosito il mondo intero e che era morto e defunto per colpa dello stesso Scott?
Vabbè dai, io rimango con le orecchie aperte perché lui lì (lo xenny) mi ha sempre fatto una paura fottuta e mi ha sempre affascinato enormemente.
Appena terminata la visione del film che, nonostante i punti a sfavore della pellicola, mi ha fatto subito viaggiare con la mente nel mondo delle teorie più disparate tra cui però regna questa di cui vi voglio parlare e che, logicamente, non è venuta in mente solo a me, anzi, sembra pure parecchio telefonata.
Facciamo un passo indietro.
Allora, la prima cosa che ho pensato a fine f犀利士 ilm è stata la totale mancanza di collegamenti con Tom Riddle/Voldemort se non per il personaggio, quasi stranamente insignificante per la trama del film, di Nagini, il Maledictus che abbiamo conosciuto come Horcrux di Lord Voldemort nei film della saga di Harry Potter.
Qui la vediamo in versione umana pr quasi tutta la durata del film.
Forse sto scoprendo l’acqua calda, ma la prima cosa che ho pensato è che Tom Riddle sia il figlio di…
Credence e Nagini.
Onestamente mi sembra quasi banale anche pensarlo ma, tralasciando probabilmente alcuni eventuali incongruenze che lascio ai fan hardcore del franchise e che fin troppo spesso non interessano poi così tanto alla produzione, sembra che la strada porti dritto a questa teoria.
La somiglianza di Ezra Miller con Christian Coulson, l’attore che ha interpretato Tom Riddle ne La Camera dei Segreti è fin troppo evidente, coincidenza? Certo che potrebbe esserlo ma se invece la Rowling avesse studiato tutto fin dall’inizio? Sarebbe un bel colpo di scena e le connessioni sono molto interessanti.
Silente che fa visita ad un giovane Tom convincendolo ad entrare ad Hogwarts.
Forse lo ha sempre tenuto d’occhio sapendo che era il figlio del fratello Aurelius e ha cercato di aiutarlo per non seguire la strada del padre al fianco di Grindelwald?
L’aspetto deformato di Voldemort e la sua enorme connessione con i serpenti è forse dovuta a quella parte del DNA ereditato della madre Nagini?
Madre che ha voluto tenere di fianco a se e che ha utilizzato come horcrux per la sua resurrezione?
Guardate questo concept e ditemi se non sembra tornare tutto al suo posto.
Inoltre, ammetto che l’alone sinistro che accompagna sempre Credence e la sua controparte Obscuriale mi ha sempre ricordato eccessivamente Voldemort è l’atmosfera che lo accompagnava, già dal primo film.
Aggiungerei che, come per Star Wars, credo valga anche per il Wizarding World, ovvero: “non ci può essere film del mondo magico senza Voldemort” ma anche qui mi posso sbagliare.
Ripeto, non ho voluto scavare e ricercare nel dettaglio ogni connessione o scredito di questa teoria, ma mettendo sul tavolo ogni possibile senso e logica di un eventuale rivelazione simile mi da l’idea che possa tornare tutto.
Tra l’altro ancora prima dell’uscita del primo Animali Fantastici questa teoria era già venuta fuori ma poi dimenticata per gli eventi visti nel film, eventi che però, nel secondo capitolo con le nuove rivelazioni hanno riacceso invece la fiamma delle fan theory.
ANIMALI FANTASTICI: I CRIMINI DI GRINDELWALD.
Avevo scritto una recensione che mi piaceva, ma poi, il #morborani ha colpito ancora con un bug della minchia chiudendo l’applicazione Gestore delle Pagine di Facebook, per cui rieccomi sfoderare il mio blog.
Detto questo ho i maroni che sfrigolano comunque come un bel soffrittone in padella, e considerando che allo stato attuale delle cose ho una fame assurda lo sfrigolamento va oltre il limite tollerabile, per cui, o sassavo lo smartphone contro il muro oppure aprivo il portatile e andavo a briglia sciolta con la mia sempre PERSONALISSIMA disamina del 10º film dell’universo potteriano battezzato Wizarding World… Deciso, briglia sciolta.
Allora, Grindelwald (da ora lo chiamo così) è lento lento lento con esperimenti, sopratutto nella prima parte, di regia.
Inquadrature, primi piani, controcampi e camera a mano totalmente inspiegabili se non presi come una grande voglia di sperimentare un nuovo modo di raccontare. Non è fastidioso, ma potrebbero essere presi come errori, assurdo anche solo pensarlo in una produzione simile secondo me ma la sensazione del “ma che cazzo sta facendo Yates” è fortissima.
Poi, per quello che riguarda la lentezza e la quasi assoluta mancanza di ritmo non so veramente cosa dire e pensare… Non ci capisco più un cazzo…
Prima The Last Jedi, poi Infinity War, poi The Fallen Kingdom mirano a ristabilire le regole di tre importantissimi franchise con l’inserimento massivo di ritmo, battute e stravolgimenti importanti come a volerci spiegare che adesso, i film vanno raccontati così, velocemente, tenendo l’attenzione sempre molto alta a discapito del cuore e del contenuto e invece, Grindelwald fa l’esatto opposto, portandomi alla mente più un film come SOLO, dove le citazioni e gli “omaggi” al fu Harry Potter si perdono in ogni scena fino ad arrivare al plot twist finale che però, porca di quella puttana boia, non mi ha detto gran che, ed è una cosa che odio con tutte le mie forze… È colpa mia questa è, non del film, sono abituato a ricevere quella scarica di brividi da gas totale che qui non è arrivata, non come Darth Maul nel finale di SOLO che invece, sbabbbaaaam!
Parliamo adesso della “magia”, componente fondamentale per questo franchise che in questo film è la protagonista assoluta senza mai limitarsi, a tal punto da risultare fin troppo presente, perdendo quella “magia”, scusate il gioco di parole, che invece nei precedenti step era ben presente. Abusarne secondo me è un errore, la si normalizza eccessivamente e, anche se lo spettatore sa che in quel mondo è più che lecito, ha pur bisogno di dimenticarselo per poter poi dire “wow” ad ogni sbacchettata al vento. Qui è uno tsunami di “guardate se spacchiamo con la magia” in continuazione, e ci si abitua subito arrivando al finale pensando purtroppo “speravo in qualcosa di più”.
La storia di per se si regge abbastanza bene ma, forse sempre per colpa mia, lo sceneggiatore fantasma seduto dentro di me, ha passato tutto il tempo a sussurrarmi frasi tipo, “si si lo so ho un po’ forzato la mano” oppure “no infatti in quel passaggio avrei fatto diverso ma le idee stavano a zero” e cosi, scena dopo scena sono arrivato alla fine del film senza avere indietro quel gas che spettava di diritto al salamandrone qui presente.
Pensate che l’unico momento “Potter” è stato nel sentire quelle meravigliose 5 note che accompagnano il logo Warner Bros ad inizio film… John Williams li in mezzo è, e sarà sempre l’unico vero mago santodddio! (si si lo so che le musiche sono di Howard ma il tema di Potter, è no, quella è una altra magia di Williams sapetelo) Ci provano a trasportarmi in quel mondo senza dubbio, più e più volte ma, nulla di fatto. Quell’emozione che risiede in quel mistone magico chiamato “Saga cinematografica di Harry Potter” non mi arriva più, e lo dico con enorme tristezza. Anzi, per essere onesto ammetto che quel “Potter Factor” si stava già perdendo con gli ultimi tre film della saga, con l’avvento della drammaticità e dell’età adulta del maghetto inglese, quella stessa drammaticità che qui in Grindelwald domina per tutta la durata del film, tranne alcune battute molto divertenti e ben scritte.
Sugli attori non c’è molto da dire, Silente e Grindelwald (interessante notare come i cattivi di questa generazione vengano descritti in maniera molto ambigua facendo sentire lo spettatore in difficoltà sulla posizione da prendere, Walter White prima e Thanos poi sono due esempi di come negli ultimi anni si raccontano “i veri cattivi”). Dicevo, Silente e Grindelwald sono un ottimo motivo per andare al cinema e il cast originale svolge degnamente il suo lavoro anche se, pure qui, ho percepito un po’ di disgregazione tra storia e motivazioni personali da parte dei personaggi, gli stessi Newt e Tina mi sono sembrati troppo poco “coinvolti” non so spiegarvi perché ma, porca puttana, ogni volta che faccio il paragone con i Potter, Animali Fantastici perde sempre ai rigori, e questo per come sono io è sempre un valido motivo per gridare a denti chiusi “cazzo che peccato santodddio!”.
Plauso per Jacob e Queenie che portano i loro personaggi ad un livello decisamente superiore e plauso per gli effetti speciali e per le creature che però, qui, sembra facciano presenza solo per dar senso al titolo del franchise, anche se, si rivelano poi fondamentali per gli eventi di questo e del prossimo episodio… Capite? Come faccio a sostenere questa cosa? Com’è possibile che gli Animali Fantastici siano stati messi lì forzatamente nonostante il loro ruolo fondamentale nel film? Oh, posso essere io a sbacchettare è, ma sta sensazione che in tutto il film ci sia qualcosa che non funziona funzionando è sempre presente.
Bona, ho finito, ma non senza dirvi che, finito il film e dopo aver buttato via quello che per voi non va, capirete due cose:
1 – comincerete a strolgarvi su teorie e teorie e teorie su chi, quando e perché
2 – andrete nel primo negozio di animali chiedendo di acquistare o adottare un Formichiere Spinoso per poi chiamarlo Snaso